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La casa in cui nacque Teruccio, per effetto dei provvedimenti per le ristrutturazioni, è stata ricostruita con criteri moderni e con ineccepibile perfezione tecnica . Come in molti aspetti della vita attuale, i calcoli economici hanno soverchiato abitudini, tradizioni e ricordi. L’autore dello strambotto lamenta infatti la dimensione unidirezionale, preoccupata solo dell’utilizzo di un centimetro in più.
Teruccio, memore degli insegnamenti dell’avo, dice ciò che la saggezza esige per una corretta interpretazione:
  • Il corpo che ha bisogno di un appoggio;
  • lo spirito che si spazia nell'etere e diffonde nello spazio le sue vibrazioni.
Nell'impasto si producono luci e colori, movimenti e suoni; ciò che si muove, sia esso grande o piccolo ha lo splendore di che ciò si chiama perfezione.
La perfezione è dimensione dello spirito: non ha una pietra dove posarsi e spasmodicamente, con amore, è alla ricerca di una tranquilla beatitudine. Ma quando la grettezza di menti tapine ha una sola dimensione lla formula matematicamente certa è: 1x1=1


Hanno distrutto il nido del mio primo vagito
hanno deturpato il volto di antichi ricordi
hanno acuito prischi dolori.

Sul calcolo notturno di anime ingorde
con ansia mostrarono il capolavoro
mentre un palpito bussò al mio cuore.

Celando un mesto cipiglio, pregno di risorti affetti
eludendo col sorriso gli autori della nuova barbarie
cercavo i ricordi del nostro casato.




Il giardino dell’Eden, sottratto dalla serpe del male

non ha estinto l’infanzia lontana
Il mio mondo beato e splendente, è la mia dimora.

Rivivo ancor la carezza di quelle mani
che mi lambivano con soave profumo e, dischiuse le labbra: “Figlio, - diceva - sei bello, io vivo per te”.

Avevo una casa, avevo una mamma, ora son solo
Dormirò in un’amaca all'ombra di un faggio,
nella notte mi guideranno le stelle.



Anche se orfano, come bambino continuerò a sognare.
La nuova struttura anche se bella, è parte tangibile
di pietra su pietra che proietta solo sterili calcoli.

Nella notte oscura io continuerò a sognare, 
all'alba  giulivo godrò  la beatitudine 
che la perfezione mi dà!
                                                           Egidio Siviglia